venerdì 17 maggio 2019
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SICUREZZA 4P - Il primo convegno in Italia sulla polizia predittiva dove interverranno coloro che ne hanno favorito l'evoluzione

Inutile descrivere quanto sia emozionato per questo evento che si terrà in una data che a noi italiani ricorda certamente un'esperienza drammatica ma in questa ricorrenza va ricordato che 108 anni fa la nostra Italia sapeva dimostrare doti e risorse importanti ed esemplari.
E storica diventerà anche la data del 24 maggio 2019 perché quello che si terrà, sarà il primo convegno sulla Polizia Predittiva in Italia, questo nuovo metodo di fare sicurezza nelle città (e non solo) che sempre più numerose forze di polizia mondiali stanno sperimentando ma che solo qui in Italia però, si è evoluto raggiungendo un livello di maturità tale che scavalcando la suggestiva definizione ormai di uso comune, è diventato la SICUREZZA 4P.
E poi a Napoli, nella città dove questa straordinaria avventura venti anni fa ha avuto origine.
La mia più grande soddisfazione però è quella di aver riunito coloro che hanno avuto un ruolo importantissimo che hanno favorito non solo la nascita ma soprattutto la crescita di ciò che altrove vive ancora in uno stato embrionale.
Sono i pilastri di questo ambizioso progetto e ognuno per la propria parte, parlerà del complesso ed articolato percorso, dalle sue origini ad oggi.
Dr. Antonio De Iesu Questore di Napoli.
Era l'inverno del 1999, si approssimava il Natale e come ogni anno ci aspettavamo l'impennata di crimini in città.
Il Dr. De Iesu aveva intravisto in me le caratteristiche di un giovane ispettore dal passato operativo ma forse più propenso all'organizzazione. In quegli anni l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si apprestava a diventare quella che oggi è la divisione strategica del controllo del territorio in città nel cui seno vi era l'XI^ sezione Falchi oggi VII^ sezione della Squadra Mobile.
Un gruppo di poliziotti che sotto la diretta guida del Dr. De Iesu pattugliavano la città a bordo di motocicli per prevenire e reprimere il crimine urbano.
Ricordo come se fosse oggi quando già impegnato a lavorare con numeri e coordinate geografiche per pianificare i servizi grazie ad un software di prima generazione scritto in linguaggio Clipper dal collega Rosario Colella e da me adattato per un primo lavoro di crime mapping e di data mining, mi chiese di inventare qualcosa per arricchire l'azione muscolare dei falchi con la tattica e la strategia.
Fu una overdose di adrenalina inarrestabile perché è da quel momento che non ho più smesso di "inventare".
Pochi giorni dopo nacque l'Ufficio Strategie Controllo del Territorio che io ancora oggi chiamo l'Officina delle idee.
Dr. Michele Maria Spina Dirigente Superiore della Polizia di Stato Dirigente del Compartimento POLFER Campania.
A quel tempo era il vice dirigente del Dr. De Iesu pochi anni ed andò via.
La sua e' storia vera ed i suoi successi sono scolpiti nella memoria di noi poliziotti ma soprattutto della cittadinanza.
Dopo aver letteralmente raso al suolo le piazze di spaccio a Scampia che oggi non è più quella raccontata nelle fiction grazie alla sua tenacia, ritornò all'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico questa volta però, per dirigerlo.
Povero dottore, al primo giorno d'insediamento venne colpito da una febbre allucinante ma probabilmente non era febbre era il destino che scavava il suo solco.
Si perché io per aggiornarlo sullo stato dell'ufficio fui costretto mio malgrado a trascorrere quattro giorni al suo capezzale nella sua casa e fu li che nacque quello che ancora oggi viene ricordato come il primo vero progetto di Polizia di Prevenzione mai esistito prima a Napoli.
Il dottore conosceva benissimo il mio percorso, volle sapere a che punto fossi e non certo per l'effetto della febbre, ma per la voglia di fare che ci ha unito, in soli due giorni mettemmo giù "ARACNE" quello che per cinque anni è stato un modello esemplare di filosofia d'azione.
Una intuizione incredibile la sua che diede modo di sperimentare su larga scala XLAW e di ottenere risultati straordinari.
Sue le tante idee che hanno permesso di arricchire il mio lavoro.
Prof. Giacomo Di Gennaro Coordinatore del Master in Criminologia e Diritto Penale dell'Università Federico II di Napoli.
E' la persona che forse più di tutte ha creduto sulle potenzialità scientifiche del lavoro svolto e sulle quali con coraggio ci ha scommesso. Grazie a lui teorie e buone pratiche hanno trovato il loro corretto ordine. Ricordo troppo bene le sue bacchettate quando il mio linguaggio sconfinava dalla dialettica accademica ma ricordo altrettanto bene la luce dei suoi occhi quando di fronte al mio entusiasmo probabilmente si rispecchiava. Senza di lui il mio lungo lavoro sarebbe rimasto un mucchio di appunti ricco si ma senza alcun ordine e rigore scientifico.
Prof. Giovanni De Gaetano Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo NEUROMED.
Qualcuno si chiederà che cosa c'entra la medicina con la sicurezza.
Basta leggere del Professor De Gaetano curriculum, storia ed il suo attuale incarico.
Oltre ad essere Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo NEUROMED è Direttore scientifico del Polo di Innovazione Neurobiotech di Caserta dove ci si appresta a compiere una rivoluzione copernicana perché al centro della salute non ci saranno più le malattie, ma la persona, l'individuo, con il suo patrimonio genetico, le sue abitudini di vita, le sue condizioni socio-economiche, la struttura del suo cervello e le sue capacità di interazione con macchine e computer, il territorio dove abita, e tante altre variabili che costituiranno i cosiddetti big data e saranno esaminate in un modo nuovo, capace di fornire indicazioni sempre più precise al medico.
E' la medicina di precisione.
Ecco cosa c'entra!
Tanti incontri con il Professore nel corso dei quali sempre più spesso abbiamo avuto modo di condividere idee e paradossi come quello che sicurezza e medicina siano "convergenze parallele" e se la nuova medicina si appresta a concentrarsi sul paziente affinché sia immune alle malattie, noi poliziotti dovremo concentrarci non più solo sul criminale ma sempre più su territorio e cittadini per renderli immuni ai crimini.
Prof. Mario Caligiuri Direttore del Master in Intelligence dell'Università della Calabria.
Il guru della cyber intelligence tema del presente e che lo sarà ancora di più nel futuro. Unione di logiche diverse quella umana legata all'intelligece e quella cyber dettata dalle tecnologie. Due ambiti che si stanno reciprocamente ibridando sempre di più perché le macchine diventano sempre più intelligenti e gli uomini assumono sempre maggiori quantità di tecnologia.
In uno scenario in cui emerge la figura del "simbionte", cioè della simbiosi tra uomo e macchina, l'utilizzo delle informazioni è la chiave di volta per la comprensione della realtà.
E' il futuro e questo lavoro, semmai avrà un futuro porterà certamente anche la firma del Prof. Caligiuri.