ELIA LOMBARDO - Ricercatore, inventore e scrittore - La sicurezza è conoscenza

ELIA LOMBARDO

Ricercatore, inventore e scrittore

venerdì 7 settembre 2018
post nella sezione 1 - Studi e Ricerche

Sicurezza Urbana - Sondaggio

Risultato del sondaggio sulla Sicurezza Urbana.

Il sondaggio a risposta anonima, è stato sottoposto in diverse piattaforme digitali ed accolto con interesse da sole 1236 persone su di una platea evidentemente molto più vasta, le visite alla pagina del modulo sono state infatti 23.380.

Questo è quindi il primo dato interessante che denota lo scarso interesse verso questioni comuni come la sicurezza urbana.
Tuttavia benchè abbia coinvolto una piccolissima parte di possibili partecipanti, il questionario ha fornito un quadro interessante che di seguito si illustrerà:

I^ domanda:
Per te e per i tuoi cari, temi maggiormente i crimini di tipo predatorio (scippi, rapine, furti, borseggi, truffe), i crimini connessi alla criminalità organizzata (traffici illeciti, estorsioni) o situazioni di degrado urbano (danneggiamenti, abusi).
Le risposte erano così formulate:
- Temo i reati predatori
- Temo i reati connessi alla criminalità organizzata
- Temo tutte le situazioni di degrado urbano
Il risultato è stato il seguente:
- Il 43,8% ha risposto che teme le situazioni di degrado urbano
- Il 42,2% ha risposto che teme i reati predatori
- Il 14% teme i reati connessi alla criminalità oraganizzata

II^ Domanda
Nell'area urbana di tua residenza quanto ti senti sicuro/a?
Le risposte erano così formulate:
- Molto sicuro/a
- Abbastanza sicuro/a
- Poco sicuro/a
- Ho decisamente paura
Il risultato è stato il seguente:
- Il 47% si è dichiarato abbastanza sicuro
- il 42,1% si è dichiarato poco sicuro
- Il 7,9% ha dichiarato di aver decisamente paura
- Il 2,65 ha detto di essere molto sicuro

III^ Domanda
La tua percezione del rischio nell'area urbana in cui vivi da cosa viene influenzata?
Le risposte erano così formulate:
- Dalla condivisione delle informazioni con gli altri cittadini
- Dalle notizie che circolano attraverso i media o i social
- Dagli episodi a cui assisto direttamente
- Dalle condizioni sociali
Il risultato è stato il seguente:
- Il 40,4% si è dichiarato a rischio per le condizioni sociali
- Il 22,8% si sente a rischio per le notizie che circolano sui media
- Il 22,8% si sente a rischio per ciò che apprende da altri cittadini
- Il 14% si sente a rischio per aver assistito direttamente ad episodi criminosi

IV^ Domanda
Da cosa ti senti tranquillizzato?
Le risposte erano così formulate:
- Dalla risoluzione di ogni singolo caso che si conclude con l'arresto dell'autore
- Dalla costante presenza delle forze dell'ordine
- Dalla presenza di soluzioni di deterrenza come la videosorveglianza
- Dalla conoscenza diretta dei rischi
Il risultato è stato il seguente:
- Il 43,9% è rassicurato dalla conoscenza diretta dei rischi
- Il 32,5% è rassicurato dalla costante presenza delle forze dell'ordine
- Il 13,2% è rassicurato dalla azione repressiva e dagli arresti
- Il Il 10,5% è rassicurato da soluzioni di deterrenza come la videosorveglianza

V Domanda
Ritieni che per migliorare la sicurezza urbana vi sia bisogno di esercitare maggiore repressione o prevenzione
Il risultato è stato il seguente:
- Il 75,4% ritiene che l'azione preventiva sia più efficace
- Il 24,6% ritiene che l'azione repressiva debba essere più efficace

VI Domanda
Vorresti partecipare a qualche iniziativa per rendere sicura la tua città?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 50% ha risposto che vorrebbe partecipare alle iniziative
- Il 35,1% vorrebbe partecipare ma non sa come
- Il 9,6% ritiene che è una questione che dovrebbe riguardare solo le istituzioni e non il cittadino
- Il 5,3% non ha interesse a partecipare

VII Domanda
Ultimamente sui social sono nati spontaneamente gruppi civici che usano scambiarsi informazioni di rischio. Ritieni siano iniziative utili per migliorare la sicurezza?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 79,8% ritiene utili queste iniziative
- Il 21,1% ritiene che non siano utili

VIII Domanda
Credi che queste iniziative debbano essere intraprese sotto l'egida delle istituzioni?
Il risultato è stato il seguente:
- L'87,7% ritiene che queste iniziative debbano essere controllate dalle istituzioni
- Il 12,3% ritiene invece che non ci debba essere il controllo da parte delle istituzioni

IX Domanda
Così come stanno sempre più diffondendosi applicazioni di utilizzo personale per il monitoraggio dei parametri di rischio salutare, metereologico, ritieni possa essere utile essere in possesso di una applicazione che permetta di monitorare l'andamento del rischio criminale circostante e di segnalare i rischi?
Il risultato è stato il seguente:
- L'89,5% ritiene utile l'idea
- Il 10,5% non la ritiene utile

X Domanda
Se esistesse fruiresti di una soluzione in grado di segnalarti il grado ed il tipo di rischio dell'area in cui ti trovi?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 91,2% dichiara che utilizzerebbe la soluzione
- L'8,8% invece dichiara che non la utilizzerebbe

XI Domanda
La consulteresti almeno una volta al giorno?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 76,3% la consilgterebbe una volta al giorno
- Il 23,7% non la consulterebbe almeno una volta al giorno

XII Domanda
La faresti usare a chi ti sta a cuore?
Il risultato è stato il seguente:
- L'89,5% la farebbe utilizzare ai propri cari
- Il 10,5% non la farebbe utilizzare

XIII Domanda
La conoscenza del grado e del tipo di rischio inciderebbe sul tuo sentimento di sicurezza e libertà?
Il risultato è stato il seguente:
L'81,6% ha risposto che la conoscenza del rischio inciderebbe sul sentimento di sicurezza e libertà
Il 18,4% dichiara che non inciderebbe

XIV Domanda
Ti adopereresti con disinvoltura per segnalare i rischi?
Il risultato è stato il seguente:
- L'86,8% ha risposto che utilizzerebbe con disinvoltura l'applicazione
- Il 13,2% avrebbe difficoltà

XV Domanda
Credi che segnalare i rischi possa essere pericoloso per la tua incolumità e quella dei tuoi cari?
Il risultato è stato il seguente
- Il 59,6% dichiara di non avere alcun timore
- Il 40,4% invece dichiara di avere paura

XVI Domanda
Credi che le informazioni sulla sicurezza debbano essere segretate dalle istituzioni o dovrebbero essere di pubblico dominio?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 67,5% dichiara che dovrebbero essere di pubblico dominio
- Il 32,5% dichiara che dovrebbero essere segretate dalle istituzioni

XVII Domanda
Credi che le informazioni sulla sicurezza debbano provenire dalle sole istituzioni o anche dalla cittadinanza?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 78,9% dichiara che le informazioni devono giungere anche dalla cittadinanza
- Il 21,1% dichiara che le informazioni debbano essere rilasciate solo dalle istituzioni

XVIII Domanda
In tema di sicurezza, la collaborazione tra pubblico e privato può essere considerato un valore aggiunto?
Il risultato è stato il seguente:
- Il 97,4% dichiara che la partecipazione è un valore aggiunto
- Il 2,6% non crede sia un valore aggiunto la partecipazione

Conclusioni
Il grado di partecipazione, denota lo scarso interesse del cittadino su questioni di pubblico interesse come la sicurezza urbana, nonostante il tema sia spesso al centro delle cronache e susciti un diffuso risentimento.
Tuttavia gli intervistati e quindi quelli che hanno mostrato interesse, ritengono che degrado urbano e reati predatori siano i problemi che più incidono sul proprio sentimento di sicurezza e di fiducia nelle istituzioni.
Gli intervistati si dividono tra sicuri e insicuri nell'area in cui vivono e la percezione del rischio verrebbe influenzata maggiormente dalla conoscenza diretta dei rischi, di cui si viene a conoscenza attraverso i media e dal confronto con altri cittadini, dalle condizioni sociali e solo da pochi dei partecipanti dall'esperienza diretta. Si tratta di una informazione molto interessante poichè sembrerebbe che la conoscenza dei rischi innalzerebbe la percezione di sicurezza e quanto circola, che viene genericamente rapportato alle condizioni di degrado sociale ed urbano esistenti, potrebbe elevare oltre misura la percezione del rischio.
I partecipanti si dichiarano tranquillizzati dalla conoscenza diretta dei rischi anche se ritengono che le forze dell'ordine debbano girare maggiormente laddove il rischio è più elevato per perseguire maggiormente l'azione preventiva piuttosto che l'azione repressiva dichiarandosi poi, ben disposti a Partecipare ad iniziative che non siano necessariamente sotto il controllo delle istituzioni per contribuire alla rilevazione dei rischi e che prevedano anche l'impiego di soluzioni tecnologiche innovative (la videosorveglianza secondo i partecipanti poco inciderebbe sulla percezione di rischio) utili non solo per segnalare i rischi e contribuire al benessere collettivo ma anche per affrontare la quotidianità ed i luoghi urbani, con una maggiore consapevolezza del grado e del tipo rischio.
Questo modello, sebbene per una piccola minoranza viene considerato rischioso per la propria incolumità e non riguardi i cittadini ma le istituzioni, per la maggioranza invece, potrebbe essere un valore aggiunto all'azione di governo della sicurezza nelle aree urbane.

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